lunedì 16 giugno 2008

E venne l'ora ............




Domani 17 Giugno, il quotidiano La Repubblica pubblicherà l'ARTICOLO.

Interessante articolo, di cui non vi anticipo nulla, in quanto, prima di essere pubblicato sembra che abbia già innescato una serie di slavine che stanno diventando valanga.
Il merito del giornale è che sta pubblicando e proponendo qualcosa che era sotto gli occhi di tutti ma che .... sembra era invisibile. Il merito di Ancis è stato quello di portare caparbiamente avanti con costanza un ingiustizia e un indiscriminazione contro dei cittadini italiani in un epoca che non era più quella coloniale e fascista ma con un regime internazionale e in piena Repubblica.

E' chiaro che non possiamo e nessuno può chiedere che la dignità umana calpestata e le vite guastate siano riassemblati; nessuno ci potrà ridare più i nostri fratelli/sorelle che abbiamo perso per strada, nessuno ci renderà coloro che sono morti, nessuno potrà aiutare ne lenire le sofferenze dell'animo e della psiche. Umilmente insieme ci daremo animo e forza. Dobbiamo capire che ci possiamo aiutare fra di noi e il gruppo dirigente Ancis confida in questa forza che noi italosomali abbiamo.
Nel precedente articolo nel blog vi chiedevo di serrare i ranghi e che vi avevo anticipato una "notizia" che cambierà la Comunità degli italosomali. Il momento è arrivato. Ringraziamo la redazione completa di La Repubblica e in particolar modo Francesca Caferri e ringraziamo tutti i ragazzi che hanno contribuito giorno dopo giorno a questo ripristino della verità comune e del buonsenso. Un caro saluto a tutti.
Gianni Mari

giovedì 12 giugno 2008

Dopo l'Australia, il Canada chiede scusa ai nativi.

Lo Stato Canadese fa scuse con un discorso del premier in Parlamento, sono stati stanziati fondi per 2 miliardi di dollari da destinare a ex studenti e discendenti dei nativi. "Risarciremo abusi e violenze". Un'inchiesta scoprì che in oltre 100 istituti avvenivano soprusi fisici e sessuali con più di 150 mila vittime. I bimbi venivano tolti alle famiglie e costretti all'integrazione.
Dopo le storiche scuse australiane (http://youtube.com/watch?v=uERSO_9M75k) e le precedenti scuse del governo norvegese con una causa in corso presso il tribunale dei diritti umani per i cosidetti "figli di Hitler, ora si aggiungono anche le scuse canadesi. E' un risveglio della coscienza di Stati che si sono macchiati di crimini che incidono sui diritti fondamentali della persona (chiunque essa sia) e come tali non suscettibili di nessuna prescrizione perchè un atto di annientamento verso un altra persona è il peggior crimine che un uomo possa compiere e questi crimini, purtroppo, sono successi.
Frammenti di vite spezzate a cui oggi il governo del Canada, per bocca del Primo ministro Stephen Harper, chiederà ufficialmente scusa. Non solo. Per 90 mila di loro, tra cui figurano sopravvissuti e discendenti, riceveranno un risarcimento, 2 miliardi di dollari.
Il vento è cambiato e sta cambiando per molti Stati che hanno avuto questo comportamento.
In questa vicenda il cambio lo si intuisce dalla dichiarazione del ministro degli Affari Indiani, l'attuale, Chuck Strahl: "E' un rispettoso e sincero riconoscimento di un'estesa devastazione culturale, che ha compreso traumi fisici, abusi sessuali, e continua a perseguitare quelle generazioni anche oggi". L'atto ha seguito di pochi mesi quello del governo australiano nei confronti degli Aborigeni. Ma il Canada è andato più in là, e oltre alle scuse ufficiali ha aggiunto un risarcimento economico. A occuparsi del compenso sarà una commissione creata con parte dei 4,9 miliardi di dollari, cifra più alta della storia del Paese, raggiunta al termine di un accordo tra governo, confessioni religiose e rappresentanti indigeni, al termine di una class action promossa dai nativi. Riceveranno un risarcimento tutti gli studenti delle scuole incriminate, mentre un'ulteriore somma andrà alle vittime di abusi sessuali. A coordinare la commissione sarà Harry LaForme, primo e unico aborigeno a essere nominato giudice di Corte di Appello. LaForme viaggerà attraverso il Paese per ascoltare storie di studenti, insegnanti e testimoni e per educare i canadesi sul "lato oscuro della storia del Paese".
Le comunità indigene puntano il dito verso il programma di colonizzazione, non solo culturale, e lo ritengono alla radice degli alti tassi di suicidi e di dipendenze da droghe e alcool che affliggono le loro comunità. Nonostante le minoranze etniche siano trattate relativamente bene in Canada, rimangono la parte più povera e svantaggiata del Paese.
Stasera il Canada si fermerà. Maxi-schermi sono stati allestiti in molte città per seguire il discorso di riconciliazione del primo ministro. Il Parlamento fermerà tutti i lavori. C'è grossa attesa anche tra le associazioni dei nativi, che oggi sono più di un milione. Alcuni di loro, soprattutto Inuit (quelli che un tempo venivano chiamati eschimesi, termine oggi considerato dispregiativo) e Metis (discendenti di famiglie indiane incrociate con europei), protesteranno perché i risarcimenti vengano allargati alle persone escluse perché le loro scuole non fanno parte della "lista nera".
Fra non molto ne vedremo delle belle su questo argomento ......

martedì 10 giugno 2008

E' il momento di serrare le fila.


C'è un momento che una persona pensa a quel che è successo e rivede i fotogrammi come un film già visto.
Memorizzi azioni e dici tra e te, conosco questa strada, ho già posato il piede in quella data maniera, ora vedrò una macchina o un volto noto che già avevo visto in quella precisa espressione etc.
Ho fatto questa introduzione per arrivare al nocciolo della questione.
Insieme a tanti compagni, amici, fratelli e sorelle italosomali il 4 Luglio 1996 abbiamo fondato l'ANCIS.
Era il punto di partenza ambizioso e che partiva da un presupposto altrettanto più ambizioso:
fare casa comune, rappresentare la nostra cocciuta solitudine in modo collettivo e cercare di saltare insieme gli ostacoli che inconsapevolmente gli italosomali pongono fra loro e con gli altri.
Gente magnifica gli italosomali: intelligenza poderosa (magari si perde in mezzo bicchiere d'acqua), carattere chiuso (derivante anche dalle mille difficoltà), litigiosità permanente, permalosità chilometrica, sospettosità impareggiabile etc etc., ma nonostante tutto ciò, e memori degli errori avvenuti nel passato (per esperienze similari intraprese anni fa ma sempre fallite) siamo andati avanti in questo progetto veramente innovativo per la Comunità.
Eccoci qui ora, dopo 12 anni e tanta esperienza acquisita direttamente nei campi di battaglia. Qualche risultato, possiamo dire, lo abbiamo raggiunto. A questo proposito nei prossimi giorni comunicheremo direttamente l'EVENTO che inciderà profondamente sulla Comunità, tuttavia, nel contempo bisogna chiaramente dire che è necessaria una crescita mentale e porre fine a sterili disfide o malcelati calcoli che non hanno più ragione di esistere né di essere. Bisogna prendere atto che gli italosomali della nostra generazione hanno la particolarità unica di essere nati in un contesto storico irripetibile. Siamo un unicum non paragonabile con altre realtà di meticciato di tutto il mondo: noi non apparteniamo alla patria materna (vista la patrinimicità di cui si fa uso in Somalia) né a quella paterna (vista la considerazione di fondo che ha la società italiana a considerarci neri); non abbiamo una cultura specifica da sviluppare, parliamo due lingue che ci appartengono (molti neanche tutt'due) e non ci appartengono, abbiamo una religione imposta, abbiamo tante volte cognomi non nostri ma per contro siamo un'etnia che ha una precisa data di partenza cioè dall'arrivo dell'Italia in Somalia (ed è questo il preciso contesto storico), sappiamo chi era e chi è stato il primo meticcio maschio (1911) e la prima femminuccia (1912).
A seguire nel tempo c'è stato l'incremento crescente degli italosomali; il fascismo e le sue leggi razziali; i collegi; la guerra e la sua fine; i collegi ancora; la fine del colonialismo ma non la fine del razzismo, altri collegi etc. etc.
Questa è la pecularietà unica ed irripetibile a cui mi riferisco sempre. Non la trovate da nessuna altra parte. E' solo nostra.
Quelli che sono nati dopo l'indipendenza ci sono perché sono nati da un atto di amore fra due persone che si sono scelte e si sceglieranno ma non hanno nulla a che fare per il vissuto con la nostra generazione, la generazione del ceppo d'origine degli italosomali.
Partendo da quel punto Ancis si è battuta per arrivare a far quadrato nella nostra peculiarità. Ci siamo riusciti, caparbiamente, a tracciare una linea da seguire e, se oggi ci sono evidenti risultati che ci fanno dialogare con le istituzioni, i mass media e le organizzazioni preposte vuol dire che c'è gente che si è sacrificata per raggiungere questi obiettivi. Questa gente ha speso il proprio tempo libero, ha rinunciato alle proprie ferie, ha speso di tasca propria le trasferte per raggiungere lontane località etc etc.
Quello che vi chiediamo è semplicemente il vostro sostegno e chiediamo di contribuire tangibilmente questo sostegno con il versamento delle quote associative che sono annuali e che per quest'anno ammontano a 50,00 €. Il Conto Corrente ANCIS su cui effettuare il versamento postale è questo: C/C 87320222, per il bonifico postale utilizzare le seguenti coordinate:
IT 82 C 07601 03200 000087320222
Dobbiamo raggiungere tutti, di conseguenza tale quota scenderà a 25,00 € l'anno prossimo. Chiarisco in maniera netta che questa è la quota associativa ANNUALE di ANCIS che va a ANCIS e nessun altro, punto.
Il gruppo dirigente Ancis vi chiede di lasciar perdere dietrologie inesistenti e cominciamo veramente il "percorso". Ci guadagniamo tutti sicuramente a confrontarci lealmente e collaboriamo a raggiungere ogni traguardo possibile INSIEME.
Grazie a tutti e a risentirci.
Gianni Mari