mercoledì 14 maggio 2008

Colonialismo. La verità nascosta dietro al peloso buonismo.


Peccato. Peccato veramente che i libri di storia italiana ci insegnino tutto sulle guerre puniche, sui cartaginesi, di Ciro il Grande, della civiltà egizia, greca, romana: stranamente però, la storia dopo il rinascimento sui nostri libri è molto scarsa o i programmi scolastici non arrivano alla dissamina di questo periodo importante della nostra storia recente. E' sotto completo silenzio il periodo delle colonizzazioni o la storia più recente del 1900. Abbiamo, ultimamente, un preludio di pubblicazioni riguardanti il glorioso ventennio fascista, come a dire una rivalutazione o meglio una rilettura pro mussoliniana e Salò-niana. Abbiamo già delle "autorevoli" voci e pronunciamenti a voler rivedere la storia più tragica e atroce dell'Italia moderna sui libri di testo.
Nelle edicole, nelle librerie, nelle bancarelle c'è una ampia serie di pubblicazioni, riviste, enciclopedie, collane di raccolta che vogliono ricordarci "anche i lati positivi” della colonizzazione in modo più o meno vistoso del mito degli italiani brava gente.
Il Presidente francese Sarkozy, diretta espressione della destra, presidente di un paese europeo privo del peccato originale che tocca a noi italiani cioè il fascismo, con tradizioni coloniali molto più antiche, consolidate e con ampi possedimenti coloniali tutt'ora il 10 Maggio 2008 ha dichiarato: “ Dobbiamo avere il coraggio di parlarne per farci carico della nostra storia. Il periodo coloniale e l'abolizione della schiavitù sono stati spesso vissuti come storie esterne, stavo per dire periferiche. Eppure, fanno parte in maniera intrinseca della storia francese. Di questa storia dobbiamo poter dire tutto.
Chapeu, Monsieur le president!! e non solo, ha anche proposto di insegnare ai bambini fin dalle elementari cos'è stato il colonialismo a la schiavitù. Un gesto di apertura totale a tutte le organizzazioni che difendono l'importanza di una rilettura della storia francese. Ha deciso, inoltre, che d'ora in poi il 23 Maggio sarà la giornata delle celebrazioni di quest'evento che ricorda la tragedia della schiavitù e del colonialismo.
Nel 2006, Parigi ha votato una legge per la memoria dei milioni di schiavi deportati, citandola come “crimine contro l'umanità”. In Italia, diversamente, andiamo verso un'improvvisa voglia di voler scrivere il passato recente sotto altre vesti e forme. Un voler interpretare e dettare forme ufficiali inclusive nei testi di storia. Inaudito.
E' necessario contrastare civilmente questa inciviltà della rappresentazione della storia per compiacere la parte politica vincente del momento.
Va ricordato SEMPRE che questi sono crimini contro i diritti fondamentali della persona e come tali non suscettibili di prescrizione dunque non possono essere soggetti al dimenticatoio. Sono crimini incancellabili. Non può esistere la formula assolutoria della “brava gente”. Diversamente deve esserci il riconoscimento storico di questa dramma anche da parte italiana e creare una giornata per ricordare questi sciagurati eventi.
Questo sarà un argomento da approfondire seriamente prossimamente.

1 commento:

wubik ha detto...

Colonialismo!! parola che richiama ricordi funesti alle popolazioni del terzo mondo. Però gli africani non possono in eterno puntare il dito contro questa dottrina politica perchè, secondo me, si dovrebbe guardare anche alle manchevolezze dei vari governi africani che si sono succeduti dalla liberazione in poi. Infatti, tutti questi governi sono stati incapaci di attivare la benchè minima struttura!! Somalia compreso - non si tratta di giustificare il colonialismo. Adesso sono gli africani che svendono l'Africa!! mcalori